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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Namastè

Namastè per me è quel posto al mondo dove non ti spieghi mai come hai fatto ad arrivarci quando ti scopri lì davanti a lui. Piccolo e nascosto agli occhi dei tanti ti chiama, segretamente, magicamente, ti magnetizza e ti attira e tu ti trovi davanti al suo ingresso e lo guardi, per l’ennesima volta stupito di essere di nuovo là, ancora là. E’ come quando la mamma ti chiamava al parco quando eri piccolo. Non c’era tempo per chiederti perché lasciavi sempre i giochi con gli amici per andare là davanti a lei, la mamma, lo facevi spontaneamente perché lei era sopra tutto, anche il più piacevole dei giochi, se lei chiamava ogni tua più piccola cellula rispondeva, e così il Namastè per me. Quando mi chiama in modo subliminale io vado. E sono di nuovo quì davanti a lui, lui signore e padrone del mio volere, pifferaio magico della mia energia, io di nuovo ipnotizzato a guardarlo e a rimettermi alla sua volontà, la volontà del Namastè, del ritrovo dell’amicizia, del posto delle fragole, de