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Visualizzazione dei post da 2013

Controcorrente... Loro esistono.

É  la mattina del giorno dei morti ti svegli e trovi del pane caldo "cunzatu" con olio, sale e origano, e mentre mangi guardi sotto il letto per vedere se ci sono le scarpe nuove piene di dolcetti, “ ossa i mortu ” e qualche regalino lasciato dai defunti della casa che hanno visitato per rivedere i cari in vita, particolarmente i più piccoli, come noi. Era così la “Festa dei Morti”, a Siracusa, nella mia terra ed ancora adesso in buona parte è così, nelle famiglie che tramandano la storia della propria vita. Correvamo poi, noi ragazzini, lungo le vie sterminate del cimitero, con gli altri compagni, mentre le famiglie in gruppo andavano cercando le tombe dei propri cari per poi arrivare sul posto e cominciare a deporre i fiori e le immagini sacre. Non erano cerimonie tristi, noi ridevamo e giocavamo ma nello stesso tempo guardavamo con rispetto e curiosità le immagini di nonni mai conosciuti perché morti in guerra o di zii che ci avevano cresciuto con affetto. I