“Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di
sorgere”
Come si fa a sopravvivere alla
morte di un figlio? È la tragedia più grande che possa colpire la vita di una
persona, un buco nero che resta dentro e scava ininterrottamente nell’anima, un
dolore dal quale non ci si riprende mai, una ferita che non si chiude. Chi ha il privilegio di accompagnare
qualcuno negli ultimi istanti della vita sa di entrare in una dimensione molto
intima, chi vive gli ultimi istanti dell’essere umano che si spegne percepisce
e prende dentro di se l’essenziale della vita di quella persona e la fa sua per
sempre.
Si può considerare privilegio
assistere all’agonia del proprio giovanissimo nipote?
Generalmente essere privilegiati
significa avere tutte le porte aperte per la carriera, sedere in prima fila al
teatro assistendo agli spettacoli più importanti, avere il tavolo migliore al
ristorante e tante altre cose materiali. Il nostro privilegio, mio e di Pia, è
stato la “chiamata”, come se Matteo desiderasse che lo accompagnassimo, nel suo
ultimo viaggio terreno, insieme ai suoi genitori. Noi siamo andati già
coscienti del destino incombente. Varcando la soglia dell’ospedale, la
prima volta, ho pensato a lui che aveva calpestato
il nostro stesso percorso ma con spirito diverso, quando poi, timorosi, siamo
entrati nella sala di rianimazione è stato devastante avere il privilegio di
guardare con occhi pietosi, il proprio nipote disteso in una terribile
prospettiva simile a quella del Cristo del Mantegna. I poveri genitori, invece di
guardare in faccia la realtà dell’approssimarsi della morte, si comportavano
come se non dovesse arrivare mentendo l’uno all’altro, mentendo a loro stessi, mentre
disperatamente si appoggiavano a barlumi di speranza per attraversare quel
momento incomparabile che è la morte di un figlio, quel momento unico ed
essenziale della vita contrassegnato dal silenzio e dalla solitudine.
A
volte le stelle ti danzano attorno e tu non te ne accorgi mentre ti avvii a
fare le stesse cose ogni giorno... poi le cerchi ma loro sono tramontate. Noi
tutti abbiamo conosciuto una stella che adesso brilla per ognuno, in modo
diverso all’interno del nostro cuore.
Commenti
Posta un commento