Maggio è il mese della Madonna, il mese del nuovo incontro di papà e mamma dopo una vita terrena passata insieme ed io voglio ricordare papà come il vitigno siciliano per eccellenza, il nero d’avola, detto “U patri” in quanto origine di tutti i vini e quindi di figli buoni ed affettuosi. Il più grande drammaturgo non avrebbe potuto immaginare la situazione che vivo e che ho vissuto impotente dopo avere saputo che mentre ero in sala operatoria mio padre era vicino a me e guidava gli strumenti del chirurgo sul mio cuore, cosi come mamma era vicina a Matteo nel suo momento critico sei anni fa, a maggio.
Mamma ha protetto il nipote e papà ha protetto il figlio, due vite per due vite, nel mese di maggio.
Non posso essere presente fisicamente perché non riuscirei a sostenere l’emozione e i miei fratelli lo sanno, in special modo Pippo che con grande amore filiale ha accompagnato tutte le vicissitudini di papà e Lucia che lo ha affiancato.
Ho osservato mio padre nel suo letto di dolore nella mia ultima venuta a Siracusa e ne ho captato le emozioni ed ho visto nei suoi occhi qualcosa che nessuno potrà mai scoprire e che solo io porto nel cuore.
Salvatore Quasimodo con pochi immortali versi ha descritto la solitudine del tramonto umano in modo magistrale “Ognuno sta solo sul cuor della terra, trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera”.
Mio padre nel suo ultimo viaggio è stato accompagnato dall’amore di tutti i figli, fratelli, cugini e nipoti.
Buon viaggio papà verso la tua nuova vita con la mamma, accompagnateci sempre mentre ci guardate dal Paradiso.
So di questi "segni" "visibili" che solo il nostro cuore indivisibile dall'altro li percepisce prima ancora che se ne abbia la conferma.
RispondiEliminaIl 23 maggio nasceva mia madre.Se nè andata otto anni fa il 26 aprile.Le esequie sono avvenute nel giorno del mio compleanno (27 aprile) e.da allora non è mai mancata a ogni mia prova pesante o di dolore.
I nostri INVISIBILI continueranno ad essere vigna e misteriosie radici di cielo.
Ti sono vicina.Mirka