Ho sempre visto la foto di nonno Giuseppe Ferro dal basso, a casa di nonna mi guardava dal quadretto appeso al muro ed io
vedevo la croce di guerra di metallo scuro e mi faceva paura.
Guardavo la nonna
sempre vestita di nero incornicata dai suoi capelli bianchi testimoni di tanti
dolori.
Non capivo ma mi chiedevo…poi aspettavo il giorno dei morti, il giorno
che per noi bambini siciliani è particolare perché la mattina trovavamo i
regali lasciateci dai nostri morti.
Ed io pensavo al nonno che non avevo mai
conosciuto.
Quando andavamo al cimitero guardavo la lapide posta in alto ed io
dal basso ero incuriosito da quel volto stampato nell’ovale di ceramica…ed i
capelli di nonna diventavano sempre più bianchi.
Mi sono sempre chiesto com’è
un nonno che non conosci, adesso lo so, è un uomo semplice che ha donato la
vita per la sua patria salvando i suoi uomini mentre la morte lo aspettava al
varco.
Gli eroi sono i semplici, non le persone complicate, gli eroi ragionano
con il cuore.
Oggi 10 luglio mio nonno sarà onorato per il suo eroismo con l'intitolazione di una piazza antistante la Chiesa del Pantheon dei caduti di Siracusa.
Ciao nonno mai conosciuto...
Molto belle le tue "semplici" ma profonde riflessioni che testimoniano la fierezza nobile dei semplici.
RispondiEliminaUn'Evviva agli eroi come quel nonno mai conosciuto ma di cui ora ne conosci il valore e l'onore della testimonianza.
Mirka