Succede che ad un certo
punto ti ritrovi solo con il tuo sogno, hai perso tutto quello che avevi
e non ti resta che questo, il sognare, che custodisci come in una cassaforte
dentro di te. Poi, a poco a poco, ti accorgi che il sogno è anche sofferenza ed
impari ad accettarlo perché fa parte di te.
Succede che non trovi più
il tuo sogno e non sai nemmeno dove sia finito, se esiste ancora o se è morto,
schiacciato da un peso impossibile da sopportare.
Succede che certe volte
accadono cose, che ti fanno pensare di vivere in un altro mondo. Un mondo
onirico, irrazionale, diverso.
Come se la realtà fosse
sparita. Come se tutto il resto non avesse senso. E a quel punto ti chiedi
perché mai sei lì.
Ti chiedi come possa
accadere una cosa simile a uno che ha sempre vissuto normalmente. Che per tutta
la vita è rimasto nella piatta normalità. Che ha sempre cercato di fare la cosa
giusta, senza mai azzardare nulla.
E ti domandi se non ci sia
forse un errore. Se quella geniale struttura non abbia cominciato a
sgretolarsi. Perché fino a quel momento era realizzata in una maniera perfetta,
ma adesso fa acqua dappertutto.
E’ tutto grigio. C’è una
nebbia talmente fitta ed incredibile che impedisce addirittura di vedere i
propri piedi. Tutto grigio, nebbia ovunque ma si intravede un cerchio perfetto
in alto, azzurrino e cereo. Si vede la luna nel cielo.
Vedo la luna che splende
esageratamente nella notte.
Succede che si vedono le stelle che ad una ad una si accendono
nel cielo formando tante piccole luci brillanti di vari colori, ognuna diversa,
ognuna un universo a sé, ecco il cielo adesso ne è pieno, le stelle sono nate anche per
questa notte.
Adesso capisco perché chi
volge lo sguardo verso il cielo stellato senta una irrefrenabile impulso a sognare,
sono i miliardi di stelle che rappresentano i sogni incompiuti, sono i sogni
che chiedono di essere sognati.
Succede che quando un sogno
nel cielo è sognato, e ciò accade molto raramente, si vede una stella cadente
che si spegne felice nel cielo.
Succede che il sogno è
stato esaudito ma… ciò accade raramente.
La tragedia dell’uomo è il
non saper sognare, ed un velo mi offusca gli occhi per qualche istante
Quanta strazio di umanità emerge da queste tue riflessioni,Concetto,nelle quali se affiora il pacato disinganno dell'adulto,quell'adulto (costruttore di positività) non smette di credere alla forza dei sogni,magari fissati in qualche stella,forse ricreati da toni semiseri,con mezzetinte dell'anima,concentrata nell'amozione della memoria.
RispondiEliminaUn caro abbraccio,Mirka