Passa ai contenuti principali

Storie


    A volte, camminando lungo le strade osservo i fatti che avvolgono ogni singolo essere, fatti che ai più sfuggono per troppa fretta o perché non si ha voglia di accarezzare con lo sguardo i propri simili.
    A volte, passeggiando lungo la riva del mare osservo le onde incresparsi, piegate dal vento e i gabbiani che sfiorano appena l’acqua e poi tornano in volo e quelli che se ne stanno tranquilli sugli scogli a osservare me che li guardo.
    A volte i miei occhi vagano oltre l’orizzonte per riuscire a scoprire un mondo senza tempo.
A te che leggi queste mie parole, io dico ciò che faccio quando non ho nulla da fare e lavoro di fantasia.
    Se mi sento contento per un niente, o un niente mi ha distrutto la giornata, allora le mie dita scorrono veloci su un pezzo di carta alla guida di una penna e poi sulla tastiera di un computer per trascrivere qualsiasi sensazione.
    Cosi nascono le storie.
    Quando il sogno o il fatto accaduto è ancora vivo, fermo l’immagine per poi traformarla in parole perché tra la fantasia e la realtà ci passa un abisso, ma spesso tra sogni e realtà c’è uno strato così sottile di nebbia che non solo ci puoi veder dentro, ma se non stai attento rischi perfino di caderci.
    Io spesso precipito dentro i sogni e poi cerco di uscirne fuori scrivendo una storia.
    Non so cosa ho sognato stanotte, mi giravo e mi rigiravo nel letto, cercando una posizione comoda, ma qualsiasi posizione scegliessi non andava bene.
    Che scrittore scarso che sono, solitario protagonista di sogni agitati, non riesco neanche a percepire cosa succede nella mia mente mentre faccio nascere le storie che vi sto per raccontare. 

Commenti

  1. Forse il miracolo della scrittura è proprio in questo mischiare le carte della realtà albeggiata dalla premonizione di un sogno creandoglile ali della vita.
    Ciao scrittore.Un abbraccio anche se semplicemente virtuale.Mirka

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Le parole Quante parole abbiamo scritto in questi anni su facebook? E quante parole mi sono state regalate da persone sconosciute straordinarie? Le parole! Avete mai pensato alla potenza delle parole? avete mai pensato che certe parole, dette in un modo hanno fatto si che altre persone si siano ridotte ai margini dell’esistenza e della vita distrutte nell’intimo? Avete mai pensato che le nostre parole possono aiutare l’esistenza di altre persone bisognose solo di essere ascoltate? Avete mai pensato alla potenza delle parole dei grandi predicatori che riescono a coinvolgere enormi masse ad agire nei modi che loro desiderano? Sono affascinato dalla bellezza delle parole. Possono manifestare il tutto, gratitudine, amore, odio, cattiveria, invidia, arroganza, dolcezza, fratellanza… le parole…lucide, profonde, sentite. Io le assaporo con gusto come se fossero un manicaretto prelibato che non vorrei mai finire. Mi sento inerme di fronte ad esse e malgrado questa “sproporzione”, mi piacciono....

L'ultimo battito

Oggi ho assistito ad un spettacolo triste, la fine della vita di una farfalla.  Si agitava, si rivoltava, tentava l'impossibile, ma non c'era nulla da fare, era arrivata la fine della sua vita. Tre volte l'ho presa delicatamente e l'ho fatta volare ma dopo tre battiti d'ali precipitava per terra.  La natura aveva deciso, era bellissima con le ali aperte.  L'ho deposta in un posticino all'ombra per non farla soffrire troppo ma non si è mossa.  Sono rientrato in casa e poco dopo sono andato per vederla, non c'era più, un gatto che si aggira nel terrazzo l'aveva mangiata.  È la legge della natura.  Si dice che il battito d'ali di una farfalla provochi una tempesta dall'altra parte del mondo, a me ha provocato un sofferenza nel cuore.

Fiction su Rigopiano

Amo l’Abruzzo , una regione che mi ha dato il lavoro e la famiglia, leggere che a breve si comincerà a girare una fiction sulla immane tragedia che si è abbattuta a Rigopiano mi sembra una grave mancanza di rispetto verso il dolore ancora fresco e da metabolizzare dei familiari delle 29 vittime.  A Rigopiano ci andavamo a fare pic nic con i figli e raduni scout in occasioni speciali, è un luogo molto bello e tra i boschi è nascosto un cippo che commemora un pilota da caccia precipitato con il suo F 104 a causa di una manovra errata. Amo l’Abruzzo , una regione che ultimamente è stata colpita da ogni sorta di calamità naturale che hanno provato duramente tutte le strutture preposte agli aiuti e l’anima delle persone già accoltellata selvaggiamente da terremoti infiniti e distruttivi. Il turismo è in ginocchio, decine e decine di piccoli borghi, dei quali molti non conoscono nemmeno l’esistenza, sono ormai quasi disabitati a causa delle migliaia di abitazioni inagibili, la vi...