Si è fatto giorno.
É ora.
La
penna in mano, concentrato di tecnologia, pronta a colpire sulla pelle gli
obiettivi da centrare con le varie unità.
È una guerra impari, bisogna caricare
in modo esatto utilizzando un meccanismo di precisione che farà scattare le
molecole nell’arco della giornata.
Penetreranno massicciamente per colpire,
mentre si diffondono all’interno del territorio carnale da conquistare.
Ecco
tutto è pronto, la sagoma essenziale dello strumento di vita si avvicina alla
pelle, il microscopico ago fuoriesce per annusare l’aria, la mano stringe
l’arma e la guida decisa, colpisce.
Silenzio
per almeno dieci secondi, il tempo di invadere il territorio da salvare ed
occuparlo.
Fatto!
Si
è vinta la prima battaglia della giornata!
Me
ne aspettano altre.
Una
guerra eterna che ti salva la vita.
Alla fine guardi la pelle martoriata da centinaia di puntini
quasi invisibili.
Ferite provocate da azioni di guerriglia per individuare il
nemico da combattere e sconfiggere.
Il diabete.
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