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Concerto N. 2

Le dolci note di Chopin lo accompagnavano pietosamente verso la sua ultima notte.
Nella penombra amica dello studio, guardava pensoso la foto di lei poggiata sulla scrivania.
Aveva  fermato l'immagine del suo corpo nudo, per ricordare un momento d'amore che aveva sancito il loro disperato addio. Si sarebbero  lasciati  per  sempre.
Con un click della macchina fotografica, era stato fissato nel tempo il dolcissimo volto di Annalisa.
Le note del pianoforte, sempre più incalzanti, sgretolavano la sua anima  disperata come le onde la scogliera e tra poco sarebbe crollato.
Coscientemente, aveva deciso che sarebbe andato via da questo mondo. Teneva tra le mani la foto della  donna e sfiorava delicatamente i contorni del corpo che tante volte aveva accarezzato.
Era solo una bambolina di carta che lo avrebbe accompagnato nel suo viaggio, sarebbero volati insieme. Meticolosamente aveva costruito, con piccole strisce ritagliate da una pagina di giornale, delle ali che avrebbe incollato alla  sagoma della sua  dolce amata.
La vita, imprevedibile come l'estrazione dei numeri di una lotteria, lo aveva posto dinanzi ad un bivio. Doveva scegliere lei o la propria moglie, fedele compagna della  sua  esistenza, ed il travaglio interiore era  stato lunghissimo e devastante.
Quella notte, sotto il pallore algido di stelle lontanissime, ci sarebbe stata la conclusione finale.
Il freddo vento di un gelido Febbraio entrava dalla finestra aperta,  trampolino di  lancio del volo definitivo. Un attimo di annullamento totale e via, sarebbe scomparso tutto.
Nulla  avrebbe avuto più senso, i figli i progetti fatti, i bei momenti trascorsi insieme, ogni cosa sarebbe diventata  inesistente con la sola consapevolezza di agire nel più breve tempo possibile.
Era pronto per staccare la spina, per sempre, e trascorrere finalmente «la prima notte di quiete, una notte dove si dorme senza sogni». 
Intanto, in un crescendo inesorabile, le note impietose e struggenti del Concerto n. 2 di Chopin lo stavano  conducendo  verso  la finestra.
Ecco che tra le mani stringe il piccolo angelo di carta che lo guarda estasiata.
Ecco che in un attimo breve come il rantolo della morte lui non ci sarà più.
Ecco che  precipita inesorabilmente verso la strada, in un volo che  non  avrà  mai  fine.
Ecco che il piccolo angelo di carta, con le fattezze del suo amore impossibile, prende vita e diventa grande, sempre più grande finché, agitando le possenti ali, lo prende tra le braccia e lo riporta a casa, adagiandolo sul divano dello studio. Poi gli sfiora le labbra con un bacio, quindi si avvia verso il suo nuovo mondo ultraterreno.
Ecco che adesso lui dorme sereno, nella sua prima notte di quiete  popolata  da dolci sogni.
Ecco il maligno trillo del telefono. 
Ecco la voce di un amico pietosamente lo informa che Annalisa, il suo amore di carta, è morta poco prima investita da un auto guidata da un uomo ubriaco. Il giorno dopo,la foto della ragazza sarebbe stata su tutti i giornali con la notizia dell' incidente.
Stava attraversando la strada per recarsi da lui.
Voleva salutarlo per l'ultima volta.
Le note di Chopin, inesorabili e dolcissime, vagano inquiete  nell'aria. 


 Copyright Concetto Scandurra © 2012 

Commenti

  1. Las dulces notas de Chopin lo acompañaban piadosamente en esa última noche. En la penumbra amiga de su estudio, miraba con dolor la foto de ella llorando sobre su escritorio.
    Había retenido la imagen de su cuerpo desnudo, para recordar el momento de amor que había confirmado su adiós desesperado. Se iría para siempre.
    Con un click de máquina fográfica, había quedado fijo en el tiempo el dulcísimo rostro de Annalisa.
    Las notas del piano, cada vez más insistente, desmoronaban su alma, como las olas que golpeando el acantilado terminan por derrumbarlo.
    Conscientemente había decidido que dejaría este mundo. Tenía entre las manos la foto de la mujer y tocaba suavemente el contorno del cuerpo que tantas veces había acariciado.
    Era solo una figura de papel que lo había acompañado en su viaje, la llevaba siempre cerca. Meticulosamente la había construido con pequeñas tiras de un periódico y había encolado alas bordeando el contorno de su dulce amada.
    La vida, impredecible como la lotería, lo había puesto ante una encrucijada.
    Lo llevaba a elegir entre ella y su esposa, fiel compañera de su vida, y la lucha interna era larga y devastadora.
    Esa noche, bajo la palidez de hielo de estrellas distantes, encontraría la conclusión final.
    El frío viento de un helado febrero se colaba por la ventana abierta, trampolín para el vuelo definitivo. Un momento de anulación total y se habría terminado todo,
    Nada tenía sentido ya, los hijos, los proyectos, los buenos momentos que pasaron juntos…todo dejaba de tener sentido por lo que debía actuar en el menor tiempo posible.
    Estaba dispuesto a tirar del enchufe, para siempre, y, finalmente, pasar "la primera noche de descanso, una noche donde podría dormir sin sueños."
    Mientras tanto, se intensificaban incesantes e implacables las notas del Concierto no. 2 de Chopin que lo conducían hacia la ventana.
    Allí en sus manos temblaba la imagen de papel que miraba extasiado. Allí en ese breve momento, como el sonido de la muerte, él dejaría de existir. Allí se irá hundiendo inexorablemente hacia la calle, en un vuelo que no tendrá fin.
    Allí, el pequeño ángel de papel, con la forma de su amor imposible, toma vida y se hace grande, cada vez más grande, hasta que, agitando sus poderosas alas, lo toma entre sus brazos llevándolo a casa y lo deja con cuidado sobre el sillón de su estudio, Luego rosa sus labios con un beso, y marca el comienzo de una nueva vida, en su nuevo mundo ultra terreno.
    Aquí, duerme sereno su primera noche poblada de dulces sueños.
    Aquí, el maldito sonido del teléfono.
    Aquí, la voz de un amigo piadosamente le informa que Annalisa, su amor de papel, ha muerto atropellada por un coche conducido por un borracho. Al día siguiente, la foto de la niña estaba en todos los periódicos con las noticias del accidente.
    Fue al cruzar la calle para con él.
    Quería saludarlo por última vez.
    Las notas de Chopin, implacables y muy dulce,vagan sin descanso en el aire.
    Concetto Scandurra
    MUY INTENSO, CON TODA LA MAGIA QUE CONTIENE EL AMOR...
    FELICITACIONES SEÑOR SCRPTORE...IMPECABLE COMO SIEMPRE...

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