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Mantra delle stelle cadenti


siete le scie che vivono l’attimo di luce delle lucciole per poi svanire nel nulla, ricordi che si fissano nel cuore.
siete desideri nascosti che non si avvereranno mai perché invenzioni di noi stessi per attraversare il Mar Rosso dell’insoddisfazione.
siete stormi di uccelli siderali che migrano in altri universi possibili.
siete il genere umano che vaga disperato in una via lattea scaduta.
siete la speranza di chi stanotte vigilerà con lo sguardo rivolto verso un cielo accogliente pieno di promesse.
siete cristalli, disegni sul vetro, sogni che ci dicono quel che siamo, ricordi che mutano col passare del tempo.

… siete stelle, inaffidabili e bugiarde, ingannatrici di desideri.

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Reset

Avete mai visto una casa che è stata costruita ai limiti di un precipizio? Una casa che gioca a nascondere i pensieri e molte volte li perde o li ritrova e all’improvviso si commuove meditando sulle persone che hanno transitato e vissuto dentro di lei e che la guerra ha portato via. Ogni casa ha due porte: una ha il contatto con il mondo, l’altra, sul retro, si apre su panorami notturni, ombre che vagano, dirupi, abissi e scogliere mostruose battute dalle onde che usano su di loro una violenza inaudita. Ecco quella è la casa della morte. Al di la di quella porta c’è un andirivieni sommesso di esseri che vagano senza pace, ombre che sono andate via da questo mondo nella solitudine più triste, senza un saluto o una carezza di conforto. In quel mondo virulento la schiuma della vita ricopre le spiagge in modo quasi impercettibile ed il rumore di questa schiuma, che si forma e scompare in continuazione è inquietante. In quel mondo la notte è priva di stelle chiare e tranquille ed il tempo

Era mio nonno

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L'ultimo battito

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